sabato 15 ottobre 2011

Corrado Guzzanti imita Antonio Di Pietro


Antonio Di Pietro e la sua apnea retorica sono degli assists imperdibili per chiunque voglia fare caricature, figuriamoci per il miglior caricaturista figlio di un ex-deputato del PdL, ovvero Guzzanti Corrado. Tra proverbi raffazzonati e metafore caserecce, l'Antonio Di Pietro guzzantiano è una sintesi della vulcanica ed esilarante inventiva linguistica dell'ex pubblico ministero che demolì la prima repubblica, per poi partecipare alla costruzione abusiva della seconda, se non altro come disturbatore sonoro dei progetti del palazzinaro colluso, i cui dilettanteschi ed approssimativi risultati sono sotto gli occhi macerati di tutti noi.

sabato 8 ottobre 2011

Padre Pizarro spiega come funziona il mondo


Corrado Guzzanti è probabilmente il miglior comico che l'Italia abbia mai avuto, ma, per onestà intestinale, occorre riconoscere che ha anche avuto una fortuna sfacciata nel ritrovarsi un carnet praticamente illimitato di macchiette politiche e personaggi di potere dall'indubbia amoralità, tutta gente che si presta benissimo ad essere caricaturata con pochissimi accorgimenti. Tuttavia, il merito di Corrado Guzzanti è senz'altro quello di saper sintetizzare, e quindi fondere, le caratteristiche comiche di più personaggi, anche e soprattutto attraverso una gestualità ed una mimica facciale che sembrano assolutamente spontanee, ma che, evidentemente, richiedono un grande studio a tavolino ed una lunga pratica pre-spettacolo. Qui sta infatti il genio: far apparire semplice ciò che non lo è affatto. In questo video, abbiamo una sintesi perfetta dell'ipocrisia ecclesiastica, incarnata da tale Padre Pizarro che, colloquiando con la Dandini, getta la maschera del difensore dei valori cristiani e spiega che tutto il sistema non è nient'altro che un paravento per la spartizione del potere.

martedì 4 ottobre 2011

Tremonti e il videopoker


La finanza creativa di Giulio Tremonti, chi se la ricorda? Il milione di posti di lavoro, il nuovo miracolo italiano, meno tasse per tutti. Il miliardario (1994) che doveva farci ricchi, quando gli ricordi queste promesse, fa orecchie da mercante, mentre noi siamo costretti a prendere in considerazione l'ipotesi di diventare, a questo punto, almeno un po' ricchioni, sia per motivi d'assonanza, sia per i prezzi esorbitanti raggiunti dalle quotazioni della patonza, un mercato dopato dalla politica governativa che ne ha sovra-eccitato le aspettative e le pretese, l'unica e vera tragedia provocata dal berlusconismo. Non ci resta che ridere con la parodia di Giulio Tremonti ad opera del solito, geniale Corrado Guzzanti.

sabato 1 ottobre 2011

Il cetriolo globale di Giulio Tremonti


Ancora una geniale interpretazione di Corrado Guzzanti nei panni del Ministrone dell'Economia Giulio Cetriolone Tremonti. Tra le molte proposte della cosiddetta finanza creativa abbiamo infatti la privatizzazione dei sindacati, delle spiagge e pure dell'aria fritta, una volta bene di pubblico dominio ed ora appannaggio pressoché esclusivo del Premier e dei suoi accoliti, tanto che pare imminente la sua quotazione in borsa come brand che dovrà rilanciare la qualità del Made in Italy nel mondo. D'altra parte, che quest'esecutivo, autoinsignitosi del premio come Miglior Approfittatore Fiducia Italiani Autolesionisti, abbia nella sua petante prosopopea la sua arma più affilata e penetrante non v'è ombra di Gubbio.

martedì 27 settembre 2011

La profezia di Corrado Guzzanti


La profezia di Corrado Guzzanti sulle sorti della Lega si è avverata. Da partito dalla forte connotazione umorale, oserei scrivere quasi sfinterica, ovvero contraddistinta da una pletora retorica un tempo appannaggio delle basse vie aeree, la Lega Nord si è trasformata in uno squallido ed inzaccherato scendiletto per il Premier, zerbino da camera usato soprattutto dopo che il suide ha fatto i propri porci comodi. Abbandonata ogni velleità riformista, i leghisti ancora si riuniscono per celebrare ridicoli riti pagani e per gridare slogan secessionisti, mentre il loro leader si è ridotto a leggere le carte veline con cui il suo padrone si è appena pulito la fedina penale.

Un condono fiscale è per sempre


Corrado Guzzanti è geniale nel riprendere lo slogan di una nota pubblicità e nel traslarla verso quel mondo d'arraffoni, falsi, ipocriti e meschini che è la politica del centro-destra, quella che sta portando questo paese oltre l'orlo sdrucito del fallimento. Purtroppo, si ride, ma ancora una volta si ride amaro, soprattutto considerando che i condoni del primo quinquennio Bungasconi sono stati seguiti da quell'immondo favore fatto alla mafia che è stato lo scudo fiscale 2009. E lo schifo non è ancora finito.

venerdì 23 settembre 2011

Corrado Guzzanti è Francesco Rutelli


Francesco Rutelli è stato il candidato del centro-sinistra nel 2001 contro Silvio Berlusconi. Sì, so che molti di voi avevano rimosso questo trauma, ma è mio precipuo dovere ricordare questa spiacevole pagina della nostra politica, attraverso la riproposizione di uno dei più riusciti sketch di Corrado Guzzanti a L'Ottavo nano (2001). Tra le molte verità snocciolate dall'albertosordizzato Rutelli c'è sicuramente il più grande favore fatto a Berlusconi: la mancata promulgazione di una legge che regolamentasse il conflitto d'interessi. Una ferita ancora aperta.

giovedì 22 settembre 2011

Corrado Guzzanti imita Giulio Tremonti


Ancora un impareggiabile imitazione di Corrado Guzzanti. Le sue vittime preferite sono ovviamente i Ministroni del Governo Bungasconi. In questo caso, l'Onorevole Giulio Tremonti si trova a che fare con un investimento non di danaro pubblico e la prima cosa che tenta di fare non è, come ci si aspetterebbe da una persona onesta e responsabile, dotata di un barlume di coscienza civile, denunziare il fattaccio, bensì tentare di risolverlo alla maniera che gli ha insegnato il suo padrone: insabbiando o cambiando le leggi che regolamentano il reato, tra cui anche un paio dei dieci comandamenti, da depenalizzare con la scusa che tale modifica andrà a vantaggio di tutti... sì, di tutti i farabutti. E poi, chissà cosa conteneva la busta di Micciché? Farina?

martedì 20 settembre 2011

Il sorpasso


Una parodia che non ho paura a definire storica. Corrado Guzzanti prende in prestito la trama de Il sorpasso (1962) e ne tira fuori una splendida lettura di quelle incompatibilità caratteriali presenti in quel baraccone carnascialesco, messo su dall'impresario Silvio Berlusconi, che alcuni s'ostinano a chiamare governo. Se infatti nell'originale troviamo accostati uno sbruffone un po' rozzo (Gassman) ed un timido ragazzo studioso (Trintignant), nella riproposizione comica abbiamo un celodurista dalla parlata sbracata ed un diligente studente impegnato con tesine e compiti a casa. La metafora del sorpasso come ricerca di emozioni forti, purtroppo, finisce male in entrambi i casi. Il problema è che su quell'automobile ci siamo pure noi.

Il piano originale



Per chi non lo sapesse, il Piano di rinascita democratica della Loggia Massonica P2 è stato trasferito con la carta carbone sul programma elettorale del PdL, poi disatteso dal fatto che il Premier è finito vittima del suo stesso tentativo di rincoglionire le nuove generazioni. I tre valori fondamentali del berlusconismo, come sostiene il massone di Corrado Guzzanti in uno straordinario spezzone de Il caso Scafroglia (2002), sono, infatti, i soldi, il calcio e 'a fessa. Ecco, è per il terzo valore che il Premier si è giocato il cervello.

lunedì 19 settembre 2011

Corrado Guzzanti è Giulio Tremonti


Non ci fosse stata la crisi, noi vi avremmo fregato lo stesso. Abbiamo aumentato le tasse solo per chi le paga. L'Italia è messa molto meglio di altri paesi. La crisi è psicosomatica. Queste e altre profetiche freddure in uno spettacolo di Corrado Guzzanti, andato in onda nel 2010, in cui il comico romano prende in giro il super Ministro dell'Economia Giulio Tremonti.

domenica 18 settembre 2011

Corrado Guzzanti è Hannibal Bossi



Di igieniste dentali, sotto i ponti delle nostre ormai cariatissime emergenze gengivali, ne sono passate davvero tante, tant'è che qualcuna è pure finita, per puro e semplice caso, nel consiglio regionale d'una evolutissima porzione della Padania, ma resta comunque impagabile vedere un Corrado Guzzanti d'annata che parodia il Senatur ed i suoi deliri. Dieci anni più tardi (l'Ottavo nano andò in onda nel 2001), fa sorridere che sia Casini ad ammansire il celodurista che andò a Roma per combatterne la ladroneria e che invece finì per essere l'ultimo, estremo alleato di Al Puffone ed i suoi quattrocento ladroni.

sabato 17 settembre 2011

Il massone di Aniene


Uno straordinario Corrado Guzzanti rilegge in modo satirico i recenti fatti di cronaca. Si ride, perché è inutile negarlo, Corrado è un genio e le vicende hanno in nuce un quid di comico, ma pensando alle conseguenze pratiche, quotidiane, di questo modo d'intendere la politica, a tempo perso, una vena di amarezza non può che pervadere lo spettatore che ancora possiede un barlume di coscienza civile.

"Spostare finto attentatore Belpietro su finto suicidio Mastella." Peccato che i soldi che questi due prendono siano tutt'altro che finti.