giovedì 15 marzo 2012

Sacrifici umani



Nella Bibbia si racconta di sacrifici umani? Potete scoprirlo o ascoltando Mauro Biglino a circa 1 ora e ventinove minuti di questo video, oppure leggendolo direttamente nelle vostre Bibbie.

"25 Allora io diedi loro perfino statuti non buoni e leggi per le quali non potevano vivere. 26 Feci sì che si contaminassero nelle loro offerte facendo passare per il fuoco ogni loro primogenito, per atterrirli, perché riconoscessero che io sono il Signore."


Ovviamente, potete anche credere alla panzane esegetiche a voi più gradite, ma per coloro i quali dispongono di raziocinio sovvenga almeno il dubbio se sia più verosimile che un essere sovrannaturale, creatore del mondo ed additato d'infinita bontà, abbia parlato per mezzo dei profeti da lui stesso scelti, producendo l'elaborato scritto più famoso del mondo, lasciando poi la libera interpretazione dello stesso, così, per confondere un po' le idee, oppure se non sia più probabile che la Bibbia racconti episodi storici di un oscuro quanto confuso passato, un tempo in cui una razza più evoluta di quella indigena ha compiuto atrocità molti simili a quelle che noi contemporanei perpetriamo ai danni d'altre popolazioni giudicate primitive, poiché tecnologicamente meno evolute.

A tal proposito, come raccontato dallo stesso Biglino, illuminante è il caso documentato del culto di John Frum nell'isola di Tanna: durante la seconda guerra mondiale, le truppe statunitensi aviotrasportate compirono molti voli presso l'isola dell'Oceano Pacifico, entrando in contatto con la popolazione locale che mai aveva visto degli aerei ed elargendo loro anche cibo ed altri manufatti "alieni". Quando la guerra terminò, i voli cessarono di conseguenza, ma gli indigeni continuarono ad attendere gli stranieri arrivati dal cielo, creando appunto una sorta di religione, ovvero il culto di John Frum. Al fine di attirarsi il favore del loro dio, costruirono delle rudimentali piste d'atterraggio, carlinghe d'aereo e cuffie di legno. E sono ancora lì che aspettano il ritorno di John Frum, ovvero del militare americano che si era semplicemente presentato come I'm John from United States of America.

martedì 13 marzo 2012

I magici anni ottanta


The twins - Ballet dancer

L'effetto nostalgia è quel fenomeno percettivo che, da una distanza di dieci-venti anni, rende un'epoca meravigliosamente bella ed ineguagliabile, mentre la contemporaneità si ricopre d'una spessa glassa di rancide e vermiginose feci. Ecco che allora i magici anni ottanta, tali in virtù del fatto che, attualmente, ricadono nella suscritta finestra, subiscono la procedura auto-lucidante ad opera di tutti coloro i quali hanno l'onere e l'onore di affacciarvisi. Comunque, al di là della distorsione spazio-temporale, mi sembra innegabile che gli anni ottanta trasudino ottimismo ed arrogante tracotanza da tutti i pixel.