martedì 27 settembre 2011

La profezia di Corrado Guzzanti


La profezia di Corrado Guzzanti sulle sorti della Lega si è avverata. Da partito dalla forte connotazione umorale, oserei scrivere quasi sfinterica, ovvero contraddistinta da una pletora retorica un tempo appannaggio delle basse vie aeree, la Lega Nord si è trasformata in uno squallido ed inzaccherato scendiletto per il Premier, zerbino da camera usato soprattutto dopo che il suide ha fatto i propri porci comodi. Abbandonata ogni velleità riformista, i leghisti ancora si riuniscono per celebrare ridicoli riti pagani e per gridare slogan secessionisti, mentre il loro leader si è ridotto a leggere le carte veline con cui il suo padrone si è appena pulito la fedina penale.

Un condono fiscale è per sempre


Corrado Guzzanti è geniale nel riprendere lo slogan di una nota pubblicità e nel traslarla verso quel mondo d'arraffoni, falsi, ipocriti e meschini che è la politica del centro-destra, quella che sta portando questo paese oltre l'orlo sdrucito del fallimento. Purtroppo, si ride, ma ancora una volta si ride amaro, soprattutto considerando che i condoni del primo quinquennio Bungasconi sono stati seguiti da quell'immondo favore fatto alla mafia che è stato lo scudo fiscale 2009. E lo schifo non è ancora finito.

venerdì 23 settembre 2011

Corrado Guzzanti è Francesco Rutelli


Francesco Rutelli è stato il candidato del centro-sinistra nel 2001 contro Silvio Berlusconi. Sì, so che molti di voi avevano rimosso questo trauma, ma è mio precipuo dovere ricordare questa spiacevole pagina della nostra politica, attraverso la riproposizione di uno dei più riusciti sketch di Corrado Guzzanti a L'Ottavo nano (2001). Tra le molte verità snocciolate dall'albertosordizzato Rutelli c'è sicuramente il più grande favore fatto a Berlusconi: la mancata promulgazione di una legge che regolamentasse il conflitto d'interessi. Una ferita ancora aperta.

giovedì 22 settembre 2011

Corrado Guzzanti imita Giulio Tremonti


Ancora un impareggiabile imitazione di Corrado Guzzanti. Le sue vittime preferite sono ovviamente i Ministroni del Governo Bungasconi. In questo caso, l'Onorevole Giulio Tremonti si trova a che fare con un investimento non di danaro pubblico e la prima cosa che tenta di fare non è, come ci si aspetterebbe da una persona onesta e responsabile, dotata di un barlume di coscienza civile, denunziare il fattaccio, bensì tentare di risolverlo alla maniera che gli ha insegnato il suo padrone: insabbiando o cambiando le leggi che regolamentano il reato, tra cui anche un paio dei dieci comandamenti, da depenalizzare con la scusa che tale modifica andrà a vantaggio di tutti... sì, di tutti i farabutti. E poi, chissà cosa conteneva la busta di Micciché? Farina?

martedì 20 settembre 2011

Il sorpasso


Una parodia che non ho paura a definire storica. Corrado Guzzanti prende in prestito la trama de Il sorpasso (1962) e ne tira fuori una splendida lettura di quelle incompatibilità caratteriali presenti in quel baraccone carnascialesco, messo su dall'impresario Silvio Berlusconi, che alcuni s'ostinano a chiamare governo. Se infatti nell'originale troviamo accostati uno sbruffone un po' rozzo (Gassman) ed un timido ragazzo studioso (Trintignant), nella riproposizione comica abbiamo un celodurista dalla parlata sbracata ed un diligente studente impegnato con tesine e compiti a casa. La metafora del sorpasso come ricerca di emozioni forti, purtroppo, finisce male in entrambi i casi. Il problema è che su quell'automobile ci siamo pure noi.

Il piano originale



Per chi non lo sapesse, il Piano di rinascita democratica della Loggia Massonica P2 è stato trasferito con la carta carbone sul programma elettorale del PdL, poi disatteso dal fatto che il Premier è finito vittima del suo stesso tentativo di rincoglionire le nuove generazioni. I tre valori fondamentali del berlusconismo, come sostiene il massone di Corrado Guzzanti in uno straordinario spezzone de Il caso Scafroglia (2002), sono, infatti, i soldi, il calcio e 'a fessa. Ecco, è per il terzo valore che il Premier si è giocato il cervello.

lunedì 19 settembre 2011

Corrado Guzzanti è Giulio Tremonti


Non ci fosse stata la crisi, noi vi avremmo fregato lo stesso. Abbiamo aumentato le tasse solo per chi le paga. L'Italia è messa molto meglio di altri paesi. La crisi è psicosomatica. Queste e altre profetiche freddure in uno spettacolo di Corrado Guzzanti, andato in onda nel 2010, in cui il comico romano prende in giro il super Ministro dell'Economia Giulio Tremonti.

domenica 18 settembre 2011

Corrado Guzzanti è Hannibal Bossi



Di igieniste dentali, sotto i ponti delle nostre ormai cariatissime emergenze gengivali, ne sono passate davvero tante, tant'è che qualcuna è pure finita, per puro e semplice caso, nel consiglio regionale d'una evolutissima porzione della Padania, ma resta comunque impagabile vedere un Corrado Guzzanti d'annata che parodia il Senatur ed i suoi deliri. Dieci anni più tardi (l'Ottavo nano andò in onda nel 2001), fa sorridere che sia Casini ad ammansire il celodurista che andò a Roma per combatterne la ladroneria e che invece finì per essere l'ultimo, estremo alleato di Al Puffone ed i suoi quattrocento ladroni.

sabato 17 settembre 2011

Il massone di Aniene


Uno straordinario Corrado Guzzanti rilegge in modo satirico i recenti fatti di cronaca. Si ride, perché è inutile negarlo, Corrado è un genio e le vicende hanno in nuce un quid di comico, ma pensando alle conseguenze pratiche, quotidiane, di questo modo d'intendere la politica, a tempo perso, una vena di amarezza non può che pervadere lo spettatore che ancora possiede un barlume di coscienza civile.

"Spostare finto attentatore Belpietro su finto suicidio Mastella." Peccato che i soldi che questi due prendono siano tutt'altro che finti.